mercoledì 22 marzo 2017

ormoni primaverili


Mi sto pettinando davanti allo specchio nel vano tentativo di avere i capelli vagamente in ordine per la cena di primavera a “Rive Rosse”, quando mio marito entra in bagno completamente nudo. Anni e anni di film romantici e di libri erotici mi fanno sprigionare tutti gli ormoni dispersi per il corpo. Mi appresso a lui, che nel frattempo si è avvicinato al water dandomi la schiena, avvicino la mia mano destra alla sua natica accarezzando dolcemente quel muscolo ancora tonico , mentre con l’altro lo abbraccio e ringrazio il cielo che i primi caldi lo risveglino così.
Lui, con fare molto gentile, mi sposta la mano dalla natica: - Scusa!- dice dolcemente mentre penso a chissà quale sia la posizione che vuole prendere e invece... si siede sul water e mi dice: - mi scappa!-
Un po’ schifata tolgo le mie braccia dal suo corpo e mi volto prima di soppiantare l’immagine erotica con una fecale.
Finita la depurazione corporale che inquina l’ambiente circostante, se ne ritorna in camera mentre io finisco di rendere accettabile la chioma.
Ho ancora gli ormoni scossi da quella fantomatica provocazione, o meglio da quella che io credevo essere una provocazione e decido, da buona femminista, di riprovarci, in fin dei conti non è scritto da nessuna parte che debba essere sempre l’uomo a fare la prima mossa. Me lo immagino già, io arrivo con passo seducente e occhio erotico. Lui mi guarda e mi lancia sul letto:- Sveltina!- mi intima e via come Mr Grey.
Con tutti questi pensieri esco dal bagno, tiro dentro la pancia, risvegliando tutti i muscoli dopo anni di torpore, per fortuna gli addominali femminili capiscono la loro importanza in questi momenti e se riesci a non respirare per qualche secondo è fatta: pancia piatta e seno prominente.
Così, con un fisico alla Pamela Anderson, almeno io me lo immagino così, entro in camera, spingendo con forza la porta. Mi appoggio alla cassettiera con le dita della mano sinistra mentre metto la destra sul fianco. Posa da femme fatale. Non può che crollare di fronte a cotanta visione.
Ed effettivamente per i primi 20 secondi i suoi occhi puntano l’effetto push up e assumono il tipico connotato da accalappiatore sottolineato da un – mm- che fa esplodere in me punte di autostima altissime, neanche pretty woman si sentiva così quando Richard Gere la va a prendere all’appartamento.
- È tardi, dobbiamo andare!- continua ritornando a guardare le maglie nel cassetto.
Il mio fantastico castello….crolla inesorabilmente al suolo e mi ricordo che non respiro più da troppi secondi, la ciccia addominale recupera il suo spazio, i muscoli tornano in letargo, le tette si riafflosciano, le spalle si curvano e così Pamela Anderson diventa Pierino. Anche i capelli si riscompigliano. Scendo le scale notando come i miei ormoni stiano rotolando giù più veloci di me, sono ritornati alla modalità off.

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