Mi sto pettinando
davanti allo specchio nel vano tentativo di avere i capelli vagamente
in ordine per la cena di primavera a “Rive Rosse”, quando mio
marito entra in bagno completamente nudo. Anni e anni di film
romantici e di libri erotici mi fanno sprigionare tutti gli ormoni
dispersi per il corpo. Mi appresso a lui, che nel frattempo si è
avvicinato al water dandomi la schiena, avvicino la mia mano destra
alla sua natica accarezzando dolcemente quel muscolo ancora tonico ,
mentre con l’altro lo abbraccio e ringrazio il cielo che i primi
caldi lo risveglino così.
Lui, con fare molto
gentile, mi sposta la mano dalla natica: - Scusa!- dice dolcemente
mentre penso a chissà quale sia la posizione che vuole prendere e
invece... si siede sul water e mi dice: - mi scappa!-
Un po’ schifata
tolgo le mie braccia dal suo corpo e mi volto prima di soppiantare
l’immagine erotica con una fecale.
Finita la
depurazione corporale che inquina l’ambiente circostante, se ne
ritorna in camera mentre io finisco di rendere accettabile la chioma.
Ho ancora gli ormoni
scossi da quella fantomatica provocazione, o meglio da quella che io
credevo essere una provocazione e decido, da buona femminista, di
riprovarci, in fin dei conti non è scritto da nessuna parte che
debba essere sempre l’uomo a fare la prima mossa. Me lo immagino
già, io arrivo con passo seducente e occhio erotico. Lui mi guarda e
mi lancia sul letto:- Sveltina!- mi intima e via come Mr Grey.
Con tutti questi
pensieri esco dal bagno, tiro dentro la pancia, risvegliando tutti i
muscoli dopo anni di torpore, per fortuna gli addominali femminili
capiscono la loro importanza in questi momenti e se riesci a non
respirare per qualche secondo è fatta: pancia piatta e seno
prominente.
Così, con un fisico
alla Pamela Anderson, almeno io me lo immagino così, entro in
camera, spingendo con forza la porta. Mi appoggio alla cassettiera
con le dita della mano sinistra mentre metto la destra sul fianco.
Posa da femme fatale. Non può che crollare di fronte a cotanta
visione.
Ed effettivamente
per i primi 20 secondi i suoi occhi puntano l’effetto push up e
assumono il tipico connotato da accalappiatore sottolineato da un –
mm- che fa esplodere in me punte di autostima altissime, neanche
pretty woman si sentiva così quando Richard Gere la va a prendere
all’appartamento.
- È
tardi, dobbiamo andare!-
continua ritornando a guardare le maglie nel cassetto.
Il mio fantastico
castello….crolla inesorabilmente al suolo e mi ricordo che non
respiro più da troppi secondi, la ciccia addominale recupera il suo
spazio, i muscoli tornano in letargo, le tette si riafflosciano, le
spalle si curvano e così Pamela Anderson diventa Pierino. Anche i
capelli si riscompigliano. Scendo le scale notando come i miei ormoni
stiano rotolando giù più veloci di me, sono ritornati alla modalità
off.